“Passaggio di testimone.
Quattro Lezioni sull'Antisemitismo"
Primo incontro: 5 maggio 2021
L’antisemitismo tra le epoche: un’introduzione per comprendere
Intervengono: Saul Meghnagi; Enzo Campelli
Modera: Sira Fatucci
Il video dell'incontro
Il primo incontro del seminario di formazione sulle tematiche della Shoah “Passaggio di Testimone” ha come scopo quello di fornire agli insegnanti alcuni strumenti concettuali per affrontare il corso e per comprendere le diverse sfumature dell’antisemitismo nelle varie epoche.
L’intervento di Saul Meghnagi declina il problema dell’antisemitismo in un’ottica didattica. Sintetizzando e rimandando l’approfondimento all’ascolto dell’incontro, l’intervento di Meghnagi fissa alcuni elementi utili per il corso: definisce l’antisemitismo come deformazione della realtà; insiste su alcuni approcci pedagogici da utilizzare nella lotta al pregiudizio in classe, proponendo un’impostazione di carattere multidisciplinare e non meramente limitata alle singole discipline; non da ultimo, sottolinea la necessità di comprendere le sequenze di apprendimento degli alunni, al fine di impostare in classe il problema seguendo un determinato schema. Come esempio viene citato il volume l’Ebreo inventato, curato dallo stesso Meghnagi e da Raffaella Di Castro, dove i pregiudizi antisemiti sono prima inquadrati e poi problematizzati in un’ottica storica.
Se da una parte Meghnagi mette in connessione pedagogia e antisemitismo, Enzo Campelli evidenzia gli strumenti che la sociologia mette a disposizione per affrontare i luoghi comuni contro gli ebrei. Campelli introduce una possibile nozione di pregiudizio, riassumibile in un insieme di affermazioni generalizzanti e semplicistiche verso determinati gruppi, poste in una condizione di carenza di dati empirici o di una manchevole relazione con essi. Da questo meccanismo, ad esempio, si genera la credibilità delle fake news, le quali posano su pregiudizi non analizzati, su avversioni pure e semplici senza dati. Questo schema comprende altresì il pregiudizio antiebraico, anche se esso presenta a sua volta delle specificità intrinseche. Smentendo la nascita del pregiudizio antiebraico nel mondo romano e riconducendone la genesi del fenomeno al cristianesimo, Campelli illustra come tra i miti fondativi propri dell’antisemitismo si annovera ad esempio l’accusa di deicidio.
Gli interventi si sono rivelati particolarmente utili per gli insegnanti, che nel corso del dibattito hanno manifestato - con domande e commenti - l’importanza di consolidare un terreno pedagogico e sociologico da cui sviluppare il lavoro in classe.
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